Spesso consumata di fretta, la maggior parte di noi fa una colazione priva di un vero valore energetico e nutrizionale.
Cappuccino e brioches, latte e biscotti, thè zuccherato con fette biscottate e marmellata o creme dolci varie, hanno un contenuto pressochè nullo di proteine e in più alzano pazzescamente la glicemia creando il famigerato picco glicemico, che provaca buco allo stomaco, fame e calo di energia.
Vediamo come possiamo intervenire.
Prima di tutto sostituendo gli zuccheri semplici e i prodotti da forno con zuccheri complessi e cereali integrali.
E associando anche una quota di proteine, assolutamente trascurate nella tradizione della colazione italiana.
Otterremo così il vantaggio di alzare i picchi metabolici del mattino che rinforzano la nostra struttura muscolare.
Fondamentale se facciamo sport!
Quindi, come comporre la colazione? Ecco qualche esempio:
PORRIDGE
Il porridge classico è a base di avena. È molto facile e veloce da preparare: basta far sobbollire per qualche minuto i fiocchi d’avena in acqua o latte vegetale. Si possono aggiungere, a seconda del gusto, semi, frutta secca o essiccata o anche frutta fresca a fine cottura.
L’avena è il cereale più ricco di proteine e con un ottimo contenuto di fibre che la rendono ideale per rallentare l’appetito.
YOGURT DI SOIA
Con semi (di lino e di chia per esempio), frutta secca e frutta fresca. Dolcificato con malto o sciroppo di riso, il cui indice glicemico è molto più basso di quello del miele.
Se consumate yogurt vaccino quello intero da un punto di vista organolettico e nutrizionale è migliore di quello cosiddetto “magro”, “light” o “scremato” e il contenuto di grassi è comunque bassissimo.
FETTE BISCOTTATE INTEGRALI O GALLETTE
Con marmellata senza zucchero o crema di mandorle o nocciole o arachidi (si trovano senza aggiunte di oli e zuccheri nei negozi bio) oppure una crema salata come la Tahin (crema di semi di sesamo) tutte gustose e super proteiche, accompagnate da un frutto fresco.
CREMA BUDWING (clicca qui per la ricetta)
Quanto a biscotti e altri dolci è quasi impossibile trovarli in commercio senza olio di palma o zuccheri. L’ideale sarebbe imparare a farseli in casa utilizzando i malti e oli biologici e spremuti a freddo.
Ovviamente una colazione così composta va fatta almeno due ore prima se abbiamo una gara o un allenamento, altrimenti meglio farla dopo.
Se dobbiamo uscire subito solo una tisana calda o del the bancha prima di partire naturalmente non zuccherati e al massimo 1 dattero o 2 o 3 mandorle.
Al termine dell’allenamento cerchiamo di fare colazione entro 30 minuti e di reintegrare immediatamente le scorte esaurite di glicogeno magari mangiando subito un pezzetto di banana. In questo caso il picco glicemico ci serve!
Infine appena svegli, ogni giorno, prima della colazione o dell’allenamento, un bel bicchiere di acqua tiepida con spremuto mezzo limone: rafforza il sistema immunitario, attiva il metabolismo, è diuretico e stimola l’intestino.
Chi è Michela Montagner
Vegetariana della prima ora, maratoneta per passione e cuoca per diletto. Si interessa da anni all’approfondimento di temi legati all’alimentazione, allo sport e al benessere. Oggi segue una dieta vegana e macrobiotica e sta per conseguire il titolo di Terapista Alimentare e Chef Macrobiotica. Collabora con il sito vegolosi.it e ha un blog personale di racconti run e ricette veg: Runveg.it
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