FiveFingers: nuove sensazioni a cinque dita

E va bene, lo confesso. Anche io ero uno di quelli che pensava che le FiveFingers non avessero una particolare utilità. Che fossero una moda passeggera, una meteora.

Ma una settimana fa mi sono dovuto ricredere. L’occasione è arrivata quando, insieme a un gruppo di cinque persone, ho partecipato a un incontro con Sergio Rossato, Fitness Project Manager di Vibram e membro del Tester Team Vibram.

Dopo averci raccontato la storia di Vibram – “Vi”-tale “Bram”-ani, il fondatore – e delle imprese realizzate grazie alle scarpe dotate delle suole in gomma vulcanizzata (una su tutte la spedizione del 1954 con gli alpinisti italiani sul K2), Sergio ci fa togliere calze e scarpe e ci fa prendere confidenza con i nostri piedi, facendoci passeggiare su diversi tipi di superfici.

Sassi grandi e piccoli, erba sintetica e il pavimento del negozio. Cerchiamo di prendere i sassi con le dita, spostarli e riprenderli. Usiamo i piedi insomma.

Poi ne indossiamo un paio a testa. E cambia tutto. Sembra di essere a piedi nudi, con il vantaggio di avere una suola sotto ai piedi. Ci sono tanti, tantissimi modelli, ognuno studiato per esigenze diverse. Persino per gli appassionati di corse nel fango.

Ne provo tre paia. Le prime volte è un po’ complicato infilare le dita, ognuna al suo posto. Ma si impara presto.

Il concetto che sta alla base delle FiveFingers è piuttosto semplice: tornare alle origini e liberare i piedi dalle costrizioni delle scarpe moderne. Troppo protettive, troppo ammortizzate. Con tutta questa protezione i nostri piedi perdono sensibilità e propriocezione. I muscoli delle caviglie non si sviluppano, con tutte le conseguenze del caso.

L’ideale sarebbe indossare le FiveFingers gradualmente, iniziando da 15-30 minuti al giorno, per passare poi a qualche ora.

Nel gruppo Manuela e io siamo entusiasti e decidiamo di tenerle ai piedi per tutto il pomeriggio, camminando e girovagando per il centro di Milano. Metto le KMD Sport, ideali per Fitness e comode anche per il Running, mentre lei le V-Run, studiate principalmente per il Running, ma utilizzabili anche per il Fitness.

Finisce che le tengo per quattro ore. Che non è esattamente quello che mi ha consigliato di fare Sergio. Ma le sensazioni sono buone. Le caviglie un po’ doloranti, ma di quel dolore buono, come quando vai in palestra e la sera hai i muscoli indolenziti.

Dopo una settimana le FiveFingers mi accompagnano ancora e i piedi adesso reagiscono decisamente meglio rispetto alle prime volte che le ho indossate.

Il consiglio, come sempre, è quello di provarle. Almeno una volta, per capire e sentire la differenza. Per provare nuove sensazioni a cinque dita.

TUTTE LE INFO SU http://www.vibramfivefingers.it

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