Maratona a Kirui

Dei 98 iscritti alla maratona dei Mondiali di Berlino (ma ne sono partiti molti di meno e ancora meno ne sono arrivati), il keniano Abel Kirui poteva vantare di essere il più veloce sui 42 chilometri: 2h05’04”, sesto miglior tempo al mondo di sempre. Non ha tradito le attese. Sino al trentesimo chilometro è rimasto diligentemente coperto. Poi, con il connazionale Mutai e gli etiopi Kebede e Merga ha cominciato ad agitare le acque. Già 5 km dopo viaggiava con alcuni secondi di vantaggio su Merga e 22 su Kebede. A questo punto decide di forzare ancora l’andatura. Un paio di chilometri a “manetta” e la resistenza degli altri si è sgretolata. La passerella finale lo ha visto transitare solitario e tagliare il traguardo, qualche metro dopo la porta di Brandeburgo in 2 ore 6 minuti e 54 secondi (record dei campionati). In attesa del secondo, il connazionale Mutai (2h07’48”), si è messo a ballare, scatenando gli applausi del pubblico. Un tempo ottimo se teniamo conto delle condizioni climatiche, non certo ideali per questo genere di prove lunghe. Mutai, che a pochi chilometri dal traguardo ha sofferto di dolori allo stomaco, si è beccato 54 secondi di distacco, mentre il terzo, l’etiope Kebede (bronzo olimpico a Pechino 2008) ha accusato un ritardo di un minuto e 48 secondi (2h08’35”).

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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