Lo sport è la sua musa; lo stilista di moda giapponese Mihara Yasuhiro riscopre le scarpe da ginnastica e i pantaloni da jogging degli anni 70 e 90, valorizzandole con dettagli ispirati alla competizione atletica. Il tacco e i bordi caratterizzati da pelle metallizzata si fondono con la grafica della Union Jack o con la Suede vecchia scuola di PUMA. Altri modelli presentano un profilo smussato rifinito in plastica, ricoperto da stampa maculata o a pelle di serpente, con la sicurezza del sistema di chiusura a disco di PUMA. L’abbigliamento presenta colori simili, con drappeggi e pieghe uniche, mentre le borse incarnano quella peculiarità sportiva che Mihara definisce “eleganza funzionale”.
Mihara Yasuhiro fa i suoi passi sfidando i confini dello sport e della moda. Verso la fine degli anni 90, si afferma come potenza del settore calzaturiero con i suoi stili senza clamore, monocromatici e chiaramente urbani. Di lì a poco fa il suo debutto nell’abbigliamento per poi arrivare alla fruttuosa collaborazione con PUMA nel 2000. È uno stilista ugualmente attratto dalla sicurezza delle formule geometriche e dall’imprevedibilità dei pedoni nella metropoli di Tokyo. Da qualche parte, all’interno di questo spazio, l’immaginazione senza confini di Mihara raggiunge l’equilibrio dando vita a un oggetto unico, maglia, borsa o sneaker, basato sulla logica ma pronto a sfuggire alla ragione e a superare le aspettivative.
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