RomaOstia, ecco come affrontarla

La RomaOstia è una gara importante. Oltre a essere la Mezza Maratona con più partecipanti in Italia è anche una delle poche certificate Gold Label dalla IAFF.

Un percorso performante studiato per consentire agli atleti di raggiungere prestazioni di alto livello. La RomaOstia rappresenta un’occasione imperdibile per ottenere le migliori performance tecniche possibili.

Prima di partire è importante essere idratati nel modo adeguato. E se si desidera rendere la prestazione ancora più efficace, è necessario assumere prima, dopo e durante l’allenamento la giusta quantità di sali minerali (sodio, potassio, magnesio e calcio). Tuttavia, non bisogna esagerare: 600 ml di liquidi o di una bevanda sportiva, consumati 2 ore prima dell’inizio della corsa, sono quanto necessario.

Dopo i primi 3,5 km circa, percorsi intorno al Laghetto dell’Eur e su Viale dell’Oceano Pacifico, i Runners saranno letteralmente proiettati sulla Cristoforo Colombo, l’importante arteria che collega Roma al Lido di Ostia, dove è posizionato il traguardo.

Un rettilineo non certo facile da affrontare. Ad attendere gli atleti infatti c’è la famosa e temuta salita del Camping, che nonostante la pendenza ridotta, tra il 2 e il 3%, è ritenuta piuttosto impegnativa per via della sua lunghezza. Prima di affrontarla è importante essere concentrati e preparati sotto ogni punto di vista.

Concentrazione e integrazione qui sono fondamentali. C’è il rischio di dover affrontare il problema della disidratazione a metà del percorso. Durante una Mezza Maratona è possibile arrivare a perdere fino a 1,5 kg di liquidi. Pertanto è fondamentale ricordarsi di bere, anche prima che arrivi lo stimolo della sete. Raggiungendo anche solo il 2% di disidratazione infatti si corre il rischio di incorrere in crampi e di mettere in difficoltà il sistema circolatorio.

Dopo aver ripristinato al meglio le vostre condizioni fisiche potete tirare un piccolo sospiro di sollievo. Si respira, per poco. Proprio quando sembra dare un po’ di tregua, con un breve tratto in pianura, la salita infatti riprende per un ultimo tratto, affiancato dalla splendida pineta che si estende su entrambi i lati della Colombo.

Concentrazione, ritmo nelle gambe, integrazione.

L’arrivo, sul lungomare di Ostia, è preceduto dall’altrettanto famosa “Rotonda”, un piccolo rilancio prima di percorrere gli ultimi 250 metri che portano al traguardo.

Testa alta e braccia al cielo. Una nuova medaglia, un nuovo record.

A fine della gara, per un veloce recupero, è importante reidratarsi nuovamente e fare un pasto che sia possibilmente un mix fra carboidrati e proteine. Diversi studi hanno dimostrato che per un’ora e mezza circa dal termine della prestazione l’assorbimento degli alimenti è facilitato.

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