Speciale Triathlon Milano: Daniel Fontana spiega la gara

Sarà gran festa sabato 23 Aprile perché con la collaborazione tra Eco Race e Triathlete torna all’Idroscalo il “Triathlon Internazionale di Milano”.

Una collaborazione fortemente voluta per riportare ai livelli che le competono una delle più vecchie e titolate gare italiane organizzata per prima volta nel 1986 e poi per 24 anni di seguito, dal gruppo che oggi nella sua evoluzione è diventato Triathlete.

Del “Triathlon Internazionale di Milano” Eco Race ne raccoglie l’eredità e la storia che è contemporaneamente storia del nostro sport segnata dalle vittorie di grandi campioni italiani e stranieri.

E non è non è un caso che a presentare il ritorno del Triathlon all’Idroscalo di Milano sia Daniel Fontana, grande campione di oggi che per due anni ha partecipato alla gara conquistando ben due podi.

I CONSIGLI DI DANIEL

I consigli che posso dare a tutti coloro i quali si schiereranno sulla starting line, sono molto semplici.

La frazione natatoria disegnata nel bacino idrico dell’Idroscalo, vi darà la possibilità di apprezzare bene le boe, che saranno chiaramente visibili e immaginare al meglio le traiettorie. Io mi alleno spesso lì durante la primavera; l’acqua è pulita e solo leggermente fresca.

Studiate bene la posizione della bici in zona cambio. Le biciclette schierate in griglia saranno moltissime. Cercate un punto di riferimento chiaro e ben visibile vicino al vostro mezzo, una bandiera, un cartello, alberi o qualcos’altro di particolare. Sarà fondamentale indovinare una transizione veloce in T1, per affrontare nella migliore posizione la frazione ciclistica, agguantando i gruppi più adatti alla propria condizione in sella. Dovrete saper stare molto bene in scia nei gruppi, cercando di avere sempre un occhio attento alla prudenza e alle buone regole di sicurezza.

La frazione ciclistica potrebbe apparentemente sembrare quasi scontata, ma non va affatto sottovalutata. Per quanto molto veloce e priva di particolari asperità, i continui rilanci ai giri di boa la renderanno molto muscolare, rischiando di portarvi in T2 con le gambe piuttosto provate.

I dieci kilometri della frazione podistica sono da affrontare tutti d’un fiato, su un tracciato estremamente veloce e per questo piuttosto sfidante. La primavera potrebbe portarci tanto un primo caldo estivo, quanto una giornata inaspettatamente fresca.

Dobbiamo arrivare preparati a qualunque variabile.

Un ultimo consiglio: oltre agli aspetti tecnici, non perdete di vista l’obiettivo di divertirvi sopra a ogni cosa, ma soprattutto di entrare a far parte di una gara che ha fatto la storia del triathlon mondiale e la farà ancora, certamente, nelle stagioni a venire.

http://ecorace.net/race/triathlon-olimpico-milano/

nuoto

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