Un weekend ad Amsterdam non è cosa facile da dimenticare. Specialmente se Brooks ti invita ad assistere ai Campionati Europei di Atletica leggera e a correre la Brooks 10K Champions Run, una 10K che vanta 17.000 iscritti (diciassettemila, avete letto bene), una roba senza precedenti.
Un weekend intenso e ricco di appuntamenti per il Team che Brooks ha riunito qui ad Amsterdam. Ci sono tutti. Atleti, giornalisti, redattori, blogger (piccolo vanto: Run Like Never Before era l’unico :P).
Con noi anche il Brooks Running Team Italia: Daniel Fontana, Alex Baldaccini, Gabriele Abate, Paolo Gallo e Ioannis Magkriotelis.
Il motto per il weekend – o meglio la filosofia – è quello di Brooks: Run Happy. E per unire il team camere doppie per tutti e giro in bici. Ci dirigiamo all’Olympisch Stadion, negli uffici di Brooks Running.
Ci raccontano e ci svelano tutte le novità del 2017 e ci parlano della Run Signature (ne parleremo approfonditamente nei prossimi giorni). Per tutti un paio di Launch 3 Limited Edition Amsterdam.
Il pomeriggio è intenso, e non è certo finito. Torniamo in albergo e dopo un paio d’ore di riposo ci prepariamo per cena e dopocena (what happens in Amsterdam, stays in Amsterdam). Rientro in camera in punta di piedi, cercando di non svegliare il mio compagno di stanza, Alex Baldaccini.
Domenica mattina, c’è la Brooks 10K Champions Run. Il meteo non è particolarmente clemente. Sole e caldo non aiutano. Vedo Alex, gli chiedo: “come va? Ti ho svegliato stanotte?” e per fortuna (capirete tra qualche riga) la sua risposta è stata: “ma no, non ti ho nemmeno sentito!”
La gara è bella, bellissima, organizzata e studta nei minimi dettagli. Non ci sono ritardi, imbuti, rallentamenti, niente di tutto ciò. Vedo invece tanti sorrisi, ristori, tifo e tantissimi bambini che chiedono il cinque. Percorso divertente, un po’ ondulato. Tutto fila liscio. Anche le Launch 3.
Non è la mia migliore prestazione, ma del resto il motto è Run Happy giusto? E io – per una volta – ho fatto come mi hanno detto di fare. Mi sono divertito (e tanto). Ma torniamo per un momento ad Alex Baldaccini. Lo rivedo dopo la gara e bello fresco gli chiedo com’è andata. Ecco, lui è arrivato secondo, secondo assoluto, con un tempo di 31’16”. Capite la responsabilità che ho avuto?
Anche gli altri del Brooks Running Team sono andati forte, fortissimo. Gallo arriva decimo, due posizioni prima di Magkriotelis e Fontana si piazza 27mo, con 34’36”
Medaglia per tutti e piccolo ristoro prima di dirigersi ancora una volta allo Stadio. Ci sono le finali degli Europei (leggo dappertutto Athletics like never before stampato a caratteri cubitali) e noi abbiamo ancora buona parte del pomeriggio a disposizione prima di dirigerci verso l’aeroporto.
Finisce che l’italia porta a casa due ori (Tamberi e Libania Grenot), un argento (Veronica Inglese nella mezza maratona femminile), e due bronzi, uno di Daniele Meucci e l’altro con il terzo posto nella staffetta 4×400 m donne.
Arrivo a casa a tarda sera, praticamente è notte, e svengo letteralmente nel letto. Distrutto ma felice, col sorriso stampato.
È proprio vero che a volte abbiamo bisogno di correre senza penseri, felici, senza preoccupazioni, solo per il gusto di farlo. Di vivere la corsa come la nostra vita. Di vivere la vita come le nostre corse. Run Happy dicono quelli di Brooks, e hanno proprio ragione.
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